Yangon


Yangon
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Quasi sicuramente sarà questo il vostro punto d’ingresso, di solito si atterra a Yangon – Myanmar – con un volo internazionale con scalo (noi siamo arrivati qui dopo uno scalo di diverse ore a Dubai, partendo dall’aeroporto di Roma Fiumicino).
Pur non essendo attualmente la capitale, lo è stata per molto tempo e sicuramente è ancora oggi la città più grande, la città di riferimento.
A nostro avviso due giorni sono sufficienti per visitarla, per rompere il ghiaccio ed entrare in contatto con questo Paese, ricco di usanze e tradizioni.

Come tutte le città del Myanmar – Birmania – anche Yangon è ricca di templi. Non lontano dal nostro hotel abbiamo visitato la Sule Pagoda, piccola e graziosa e con ingresso a pagamento. Fin da subito abbiamo imparato a toglierci le scarpe e camminare scalzi all’interno delle pagode (no scarpe e no calze): consigliatissimo mettere nello zaino le salviette umidificate, torneranno utilissime! Ci siamo poi diretti alla Shwedagon Pagoda: che dire, semplicemente immensa con i suoi 99 metri di altezza!
Nelle vicinanze anche il curatissimo People’s Park, merita una visita.

Dalla città è possibile raggiungere con il traghetto Dalah, un piccolo villaggio di pescatori situato proprio di fronte a Yangon: la zona degli imbarchi per i traghetti è quella che presenta i palazzi meglio tenuti e i grandi hotel, consigliato fare un giretto anche qui. Una volta ‘sbarcati’ sarà possibile visitare il villaggio a bordo di biciclette guidate dai locali. E’ stato molto divertente osservare questo piccolo borgo da un’altra prospettiva.

Ma, attenzione attenzione! Da non perdere è la Circle Line, un treno in corso di ristrutturazione che bisogna assolutamente provare. Noi siamo andati al mercato Insein anche se il treno stesso è un mercato ambulante infinito. Decine di venditori, pronti a vendere qualsiasi cibo, dalle uova alla frutta, ai piatti pronti, allieteranno il vostro viaggio sobbalzante. Una volta giunti ad Insein si raggiunge il mercato attraverso un ponte di legno che passa sopra la ferrovia. Anche il mercato birmano è un’esperienza che non deve mancare nel viaggio in Myanmar.
Per il ritorno, se si è abbastanza fortunati, è possibile trovare un treno nella direzione opposta: conviene informarsi già all’andata per gli orari, oppure si può tranquillamente prendere un taxi.

C’è poi la zona del centro commerciale Junction Square, un piccolo tocco di modernità in questo angolo di città.
L’incrocio, altrimenti difficilissimo da attraversare, ha una moderna passerella sopraelevata che porta dal nuovo centro commerciale al vecchio e suggestivo mercato dove si vendo soprattutto stoffe e vestiti.

Per cena siamo stati da O’thentic Brasserie, sempre nella zona dalle Sule Pagoda, e ci siamo trovati molto bene.
Ma il posto migliore per cenare è sicuramente la 19esima strada con i suoi molti ristoranti e i tavoli in mezzo alla via chiusa al traffico. E’ lì che si può provare il vero street food di Yangon, tutti i locali propongono tra le altre cose spiedini di ogni tipo che verranno cotti al momento proprio dopo che voi li avrete scelti.

Per ultimo, the last but not the least, vi suggeriamo la famosa Rangoon Tea House e vista tutta l’importanza che il the riveste nella cultura e nella storia della Birmania non potevamo farci mancare una visita in questo ristorante. Ottime soprattutto le loro insalate con foglie di the e arachidi e i favolosi e golosissimi dolci da accompagnare ad uno dei fantastici the, c’è veramente l’imbarazzo della scelta.

Vi diamo appuntamento alle prossime avventure in Myanmar del Blog Viaggi Insoliti!

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