Nel quartiere Prati ha di recente aperto FASE – nel cuore di Roma, progetto dello Chef Federico Salvucci che propone una cucina moderna e spontanea con un richiamo alla tradizione romana.
Varcando la soglia del locale si respira subito un’aria giovane e moderna, sia per l’arredamento che per l’approccio del servizio in sala, pronto a rispondere ad ogni curiosità con un sorriso cordiale e caloroso. La cucina a vista permette di curiosare e i più curiosi potranno sbirciare cosa bolle in pentola.
È possibile anche cenare al bancone, ammirando in prima fila lo spettacolo e l’estro dello Chef.
I piatti
Si inizia con il benvenuto dello Chef, focaccia al rosmarino con lardo frullato e setacciato. Eccezionale, lardo sublime e perfetto in abbinamento alla focaccia. Si prosegue con pan brioche con fegatini e con una tartelletta con nocciola e cipolla in agrodolce.
Ed ecco il momento tanto atteso, quello del Katsusando – panino giapponese composto da una cotoletta in stile giapponese tra fette di pane. Delizioso, da mangiare con le mani, addentandolo e assaporandone un morso alla volta. È un pan brioche con cotoletta di maiale, cavolo marinato, asian barbecue. Sublime è il contrasto tra i vari sapori.
Abbiamo poi proseguito con Non è un’amatriciana: come dice il nome stesso, il sapore discosta da quello classico dell’amatriciana ed è squisito! Il piatto è alleggerito dall’utilizzo dello scalogno e dell’aceto balsamico: fantastico, provare per credere! Impossibile resistere alla scarpetta.
Abbiamo proseguito con i gyoza alla vaccinara, con brodo di coda ristretto e aggiunta di salsa di soia. Il ripieno di coda alla vaccinare è delizioso, e si abbina alla perfezione con il suo consommé. Il piatto è una delizia per il palato e un’opera d’arte per gli occhi.
Siamo entrati quindi nella fase 3: cervo con la sua riduzione e animelle e vignarola. Per gli amanti della selvaggina il cervo è assolutamente da provare.
Ogni portata è stata accompagnata da un calice di vino in abbinamento, che ha definito ulteriormente il sapore, già eccezionale, dei piatti.
Ed ecco il dolce, la torta di rose: soffice e leggera, l’abbiamo addentata ancora tiepida, appena sfornata! Una libidine accompagnata da una crema allo yuzu.
La storia personale dello Chef, nato in Belgio e con radici a Norcia, emerge nei suoi piatti e nella scelta degli ingredienti di qualità eccezionale e spesso provenienti dall’Umbria.
I riferimenti alla cucina norcina e al Giappone sono stati gli elementi che ci hanno fatto ancor più innamorare di questo ristorante.
Se vi abbiamo incuriosito con FASE – Nel cuore di Roma, vi diamo appuntamento alla prossima avventura sul Blog Viaggi Insoliti!